L'isola del Giappone

L'evento, durato due giorni, è finito ieri e noi come già annunciato avevamo il nostro stand lì, sull'Isola Tiberina.

Uno stress. Non il mercatino, ma muoversi per il centro. Lo ammetto, non ci vado mai con la macchina.

Intanto c'è sempre traffico, poi i parcheggi, se li trovi, sono tutti a pagamento e poi... poi c'è la zona ZTL diurna e notturna. Questa volta per forza di cose non potevo prendere la metro (vi ci voglio vedere con tutti quei pacchi in giro per Roma!!!) quindi ho girato angosciata per le vie del centro cercando di vedere se c'erano i maledetti cartelli, che sono scritti sempre in piccolo e si trovano direttamente all'ingresso della zona ZTL, quando tu non puoi più evitarla.

A parte questo e la paura con il temporale che c'è stato ieri (paura di dover andare a recuperare tutto sotto la pioggia) abbiamo passato due belle serate anche se, come sempre, non abbiamo potuto godercele a pieno perché dovevamo badare al nostro stand.

Il primo giorno eravamo alla presenza delle autorità ed il sindaco alemanno si è fatto fotografare in mezzo ad un gruppo di giapponesine in kimono nello spazio proprio dietro al nostro stand. Perciò se nelle foto risultano anche un paio di facce da dementi che sbucano dalle loro spalle non si lamentase: chi è causa del suo mal pianga sé stesso! ;P

Ieri ci sono state le danze. Noi non ci siamo potuti andare, ma poi le signore (tutte arzille nonnine di 60-70 anni) si sono esibite anche dietro il nostro stand, così a gratis per divertire la gente.

Brave! E chi si è perso lo spettacolo non sa cosa si è perso, erano eccezionali.

Se non siete potuti venire, spero di incontrarvi al prossimo appuntamento ad Abbadia San Salvatore.

 


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